ci sarebbe stata la gravissima imputazione all’ENEA di “traffico illecito di rifiuti” e inquinamento ambientale del territorio limitrofo al centro ricerche di Trisaia di Rotondella (Matera), dovuto allo sversamento a mare di metalli pericolosi originati dall’impianto ENEA “Ex Magnox”, ora oggetto di indagine e procedimento penale su delega della DDA (Direzione distrettuale antimafia) della Procura della Repubblica di Potenza, che ha già iscritto diversi soggetti sul registro degli indagati per i gravissimi reati elencati ex lege n. 136 del 2010 e del decreto legislativo n. 152 del 2006, e successive modificazioni e integrazioni, culminata con il sequestro penale preventivo del 13 aprile 2018 nei confronti della Sogin (società partecipata da ENEA) e dell’ENEA, delle vasche di raccolta delle acque di falda e della condotta di scarico a mare dagli impianti nucleari “Itrec” e “Ex Magnox”;
l’ENEA, attraverso il suo presidente, con il recente evento nel salone della sede legale dell’ente, alla presenza del vicepresidente della BEI, avrebbe confermato e ufficializzato il finanziamento da parte della Banca europea del progetto della macchina DTT a Frascati, per 250 milioni di euro, corrispondente a circa metà del “fabbisogno” del progetto (valutato dalla BEI in 626 milioni), mentre la parte complementare sarà finanziata dagli altri consorziati, oltre che dalla Regione Lazio, vincitrice del “bando”, e da altre entrate previste. L’ingente somma che sarà erogata dalla BEI in 3 tranche (2022, 2023 e 2024) è in realtà un “mutuo” che impegnerà l’ente a pagare (oltre ai 50.000 euro di spese d’istruttoria) ben 10 milioni all’anno più 3 di interessi (al tasso del 2,1 per cento circa), in 50 rate semestrali, per i prossimi 25 anni su un progetto che sarà gestito dal consorzio;
l’ENEA avrebbe subito recenti perquisizioni della Guardia di finanza negli uffici dei diversi centri sparsi per il Paese, facendo ricadere le eventuali irregolarità registrate sui lavoratori attraverso la circolare n. 282/2019/PER e l’erogazione della busta paga di ottobre 2019 con dicitura “salvo conguaglio per gli esiti delle ispezioni”, con applicazione retroattiva,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo non intendano richiedere all’ENEA e agli enti istituzionali coinvolti e citati tutti gli elementi necessari ad approfondire i diversi argomenti richiamati, per valutare complessivamente l’operato del presidente e degli attuali dirigenti da lui nominati, nonché recentemente riconfermati fino al 2025, ovvero ben oltre il mandato del presidente che scade nel mese di marzo 2020;
se siano a conoscenza delle numerose anomalie ed irregolarità amministrative riscontrate dal 2014 ad oggi, come da atti ufficiali, anche della Corte dei conti;
nel caso in cui si riscontrino le gravi irregolarità descritte, che cosa intendano fare e se non vogliano procedere nell’immediato alla nomina di un commissario.